SESSA – Le escursioni di Mini Me Explorer: La Miniera di Sessa

ABBIAMO INCONTRATO… Jenny di Mini Me Explorer

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Quale è la missione del Blog Mini Me Explorer?

Dove portiamo i bambini in una bella giornata di sole? Dove andiamo in vacanza in estate? In quale ristorante pranzare con la famiglia se siamo in una città? Sarà adatta una gita in montagna per bambini piccoli ? ” È da queste domande che nasce “Mini Me Explorer”, un blog che si occupa di attività, viaggi, itinerari in Ticino, Svizzera, Europa e mondo.

 

Il sito offre la lettura di un’esperienza personale, con suggerimenti, tempi di viaggio e di permanenza, consigli su alloggi e ristoranti, oltre all’età dei bambini adatta per l’attività. Si tratta di una piattaforma in cui condividere le proprie esperienze positive e non, dare aiuto a chi cerca nuove idee e ha bisogno di un parere sincero. Un sito creato da un gruppo di mamme per mamme, ma anche per «papà, zii, nonni e parenti tutti». Un vero portale d’ispirazione per le famiglie.

Volete scoprire altre attività per la famiglia in Ticino?
>> sito Mini Me Explorer

(Foto copyright Miniera d’oro di Sessa & Minimeexplorer)

Descrizione

Incuriosita decido di saperne un po’ di più e leggo le informazioni  nel loro sito. Scopro che ci sono le visite guidate e che si può riservare direttamente l’orario della visita online.  Il primo orario disponibile è alle 11.30. Guardo l’orologio: sono le 10. “Ok” , mi dico, ce la possiamo fare. Anche perché fuori piove ed altre attività da svolgere con due bambini scalpitanti in casa tutto il giorno, non mi vengono in mente. Non c’è tempo neanche per sparecchiare la colazione dal tavolo. Ci vestiamo tutti di fretta, scarponi da montagna ai piedi e mantelline della pioggia. Saliamo in auto e ci rechiamo a Sessa, in Malcantone.
Troviamo un ampio e comodo parcheggio gratuito al campeggio in località La Costa, in prossimità di Astanodove lasciamo l’auto. Seguiamo i cartelli e percorriamo a piedi un facile sentiero nel bosco per ca. 15 minuti. Davvero divertente passeggiare nel bosco sotto la pioggia!
Vediamo da lontano una casetta, l’insegna dice: “La Miniera d’oro”. Siamo arrivati.
Un simpatico signore ci accoglie e ci conferma la nostra iscrizione. Non paghiamo l’entrata perché l’abbiamo già fatto online in precedenza. Ci invita a guardare la piccola mostra sull’oro allestita al primo piano della casetta. Sono esposti un modellino e alcuni documenti antichi che testimoniano la presenza dell’oro nella miniera. Dovete sapere che la miniera é stata attiva dalla seconda metà dell’Ottocento fino al 1953. In un secolo di attività la roccia aveva nascosto 500 chili d’oro, che equivale a circa 2 milioni di franchi di valore.
Sono già le 11.30, per cui usciamo e ci facciamo accompagnare all’entrata della miniera dove veniamo equipaggiati con caschetto con la luce (per la gioia dei bambini).  Volendo, per chi non avesse l’ equipaggiamento adatto, ci sono a disposizione anche stivali di diverse misure.
Ma ecco che si presenta la nostra guida, Fabio, che ci spiega inizialmente la storia della miniera e ci fornisce tutte le spiegazioni e le regole per la visita.  I bambini vengono subito catturati dal suo semplice e chiaro linguaggio e non si fanno troppi problemi a porre la classica e inevitabile domanda: “Ma l’oro lo vediamo? Se lo troviamo possiamo raccoglierlo e portarlo a casa? “ Li lasciamo nel dubbio….

Di tutti e 4, sono l’unica ad aver paura di entrare nella miniera, perché soffro un po’ di claustrofobia. Ma la nostra guida mi dà fiducia e mi spiega che prima di aprire la miniera al pubblico sono state fatte diverse prove di salvataggio. Ecco mi sento più tranquilla…
Entriamo. È buio, fa freddo (la temperatura é sempre costante a 12 gradi) ed è umido. I bambini sono esaltati, io un po’ meno. Percorriamo i 372 m del tunnel seguendo i vecchi binari che una volta servivano a portare fuori con il carrello i cumuli di materiale. Fabio ci spiega dei filoni dell’oro, ci fa vedere cosa sono i quarzi e la grafite, ci racconta del lavoro dei minatori. Ci fa entrare nei vari cunicoli e ci spiega come e con quali attrezzi veniva estratto l’oro. Ci lasciamo impressionare dai pozzi d’acqua e dalle gallerie costruite in alto.

E tra testate (mio marito è alto e per fortuna ha il casco) e falsi allarmi per aver visto l’oro (che poi oro non era) raggiungiamo la fine del tunnel.
Bene, ce l’abbiamo fatta, penso. Ma bisogna ancora tronare indietro. Ripercorriamo tutto il percorso a ritroso, incrociamo altri piccoli gruppi con le loro guide e, dopo ca. 1 ora, usciamo dalla miniera, senza oro, ma contenti da aver imparato qualcosa in più sul sottosuolo del nostro territorio.
Avremmo voluto visitare anche il museo della miniera d’oro a Sessa, ma rimane aperto solo il martedì e il sabato, e purtroppo non é ne martedì, ne sabato.

 


INFORMAZIONI UTILI

Età consigliataNon c’é limite di età ma é consigliata la visita a bambini che sanno camminare autonomamente su terreno scivoloso.
Difficoltà: bassa
Tempi
1 ora e30 minuti circa
Visita non adatta a chi soffre di claustrofobia. Vestiti e scarpe comode. Meglio indossare scarponcini o stivali di gomma.
Trasporti
In auto: da Ponte Tresa proseguire verso Sessa e poi continuare fino a località La Costa. Posteggio del campeggio al Parco d’oro. Da lì a piedi per 15 min. attraverso il sentiero segnato nel bosco. Ci sono anche altri sentieri percorribili da Sessa.

Perché gli amici di Tipsweek dovrebbero scoprire la Miniera di Sessa?
Ho letto ultimamente diversi articoli riguardanti la miniera d’oro di Sessa e la sua recente apertura al pubblico (é stata inaugurata a maggio 2018 dopo anni di restauri). Mi sono detta: “questo sì che può interessare ai miei bambini”.