Due chiacchiere con Tobia Pezzati, giovane orientista sostenuto dal nostro partner BancaStato

Il nostro partner BancaStato, oltre che a sponsorizzare nel corso dell’anno numerosi eventi, si impegna a sostenere alcuni sportivi ticinesi di spicco. Tra questi c’è anche il giovane orientista Tobia Pezzati di Sagno, classe 1996.

Una passione di famiglia quella per la corsa d’orientamento che ha avvicinato Tobia a questo sport sin da quando era bambino e l’ha portato a conseguire risultati molto importanti, sia a livello svizzero che internazionale. Oltre ad aver preso parte a più edizioni dei campionati svizzeri e, a livello giovanile, dei campionati europei e mondiali, quest’anno Tobia ha partecipato anche alle gare di Coppa del Mondo in Svizzera e Cina.

Per saperne di più, leggete l’intervista…

Fonte immagine: Rémy Steinegger

La corsa d’orientamento è una passione della famiglia Pezzati, quando hai iniziato a praticarla anche tu?
Le mie prime gare le ho probabilmente svolte ancora prima di nascere visto che mia mamma correva ancora durante la gravidanza. In seguito, ero sempre con i miei genitori alle gare a facevo i piccoli percorsi per i bambini, prima di iniziare nelle categorie normali quando avevo 6-7 anni.

La corsa d’orientamento, uno sport conosciuto ma non nei dettagli. Puoi spiegarci precisamente di cosa si tratta e il materiale necessario?
La corsa d’orientamento si basa sulle capacità fisiche e tecniche di una persona in quanto bisogna riuscire a raggiungere i punti di controllo con una cartina nel minor tempo possibile. I percorsi variano in base alle età, per le categorie élite le gare nel bosco (middle, long, notturna, staffetta) si svolgono soprattutto fuori dai sentieri e poi ci sono anche le gare in terreno urbano (sprint, sprint relay, knock-out sprint). Per correre abbiamo vestiti da corsa, un po’ speciali per il bosco, così come le scarpe da bosco con piccoli tacchetti in ferro e portiamo inoltre con noi bussola, cartina, chip (per timbrare i punti) e porta descrizione punti.

Qual’è stato il tuo risultato migliore e quello di cui vai più fiero?
Il miglior risultato è forse stato il miglior tempo tra gli uomini realizzato alla mia prima sprint relay in coppa del mondo a Helsinki a giugno 2019, anche se in staffetta conta soprattutto il risultato di squadra (che era anche stato ottimo), questa è stata  forse la mia migliore prestazione. Sono poi particolarmente contento di essere arrivato due volte tra i primi 15 nelle sprint di coppa del mondo in autunno 2019 e fra i primi 10 nella knock-out sprint.

Fonte immagine: Rémy Steinegger

Abbiamo letto che stai seguendo degli studi in geografia all’università di Zurigo, come riesci a combinare studio e allenamenti? Quanto dedichi alla corsa d’orientamento?
La combinazione con gli studi non è sempre facilissima. Soprattutto nelle fasi con gli esami diventa pesante combinare alti carichi di allenamento e gare importanti, così come il riposo, con lo studio. Finora però sono riuscito ad avanzare come pianificato, visto che ho deciso di fare il bachelor in quattro anni per potere avere un pochino di agio in più, così che a giugno dovrei finirlo. La corsa d’orientamento rimane comunque ciò che detta i ritmi della mia giornata e le settimane di allenamento variano in base al periodo dell’anno, ma si passa circa dalle 10 alle 17 ore di allenamento a settimana.

Qual’è la cosa che più ti piace di questo sport?
Il bello della corsa d’orientamento è che cambia molto, in quanto i percorsi sono sempre diversi, i terreni sono diversi, la meteo rende tutto diverso. Ma anche potere svolgere un’attività sportiva nella natura è molto bello, così come l’ambiente che c’è in questo mondo sportivo dove ci si trova alle gare con persone di tutte le età e si condividono molte belle esperienze. A livello di sport di prestazione è poi interessante doversi spingere sempre più al limite fisicamente ma dover riuscire a mantenere la mente lucida per leggere la cartina.

BancaStato è un tuo sostenitore, quanto è importante il suo contributo per il raggiungimento dei tuoi obiettivi?
Grazie a BancaStato ho un aiuto finanziario che mi permette di svolgere anche campi d’allenamento all’estero per prepararmi in maniera specifica su terreni simili a quelli delle gare più importanti, in questo sport è infatti molto importante per competere con i migliori. Nel mondo della corsa d’orientamento ci sono poi pochi sponsor e per questo avere un sostenitore su più anni dà una grossa mano, così come sentire che qualcuno crede in te e investe per questo in te.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri e qual’è il tuo sogno nel cassetto?
Per la stagione 2020 vorrei confermare un po’ i risultati di quest’anno cercando di essere regolarmente in coppa del mondo. Oltre a ciò, mi piacerebbe partecipare ai miei primi campionati internazionali élite con gli europei in Estonia, ma anche ai campionati mondiali studenteschi. Sono obiettivi non semplici ma spero proprio di farcela. Questi dovrebbero essere degli ulteriori passi per potere un giorno arrivare ad una medaglia mondiale che è il mio grande sogno nella corsa d’orientamento.