Due chiacchiere con Danilo Tesanovic, giovane promessa delle arti marziali sostenuto dal nostro partner BancaStato

Il nostro partner BancaStato, oltre che a sponsorizzare nel corso dell’anno numerosi eventi, si impegna a sostenere alcuni sportivi ticinesi di spicco. Tra questi c’è anche Danilo Tesanovic, due volte campione svizzero nelle arti marziali e da quest’anno atleta della nazionale élite.

Classe 2002, Danilo è un ragazzo di talento e molto determinato nel raggiungere il suo grande obiettivo: i Giochi Olimpici del 2024 nella disciplina del taekwondo.

Per conoscerlo meglio, leggete l’intervista…

Danilo, quando e come mai ti sei avvicinato alle arti marziali?

Mio Papà da giovane si dedicò a livello amatoriale nelle arti marziali per alcuni anni. In quei tre brevi anni di attività gli rimase impresso il modo in cui un’arte marziale renda disciplinato un giovane; quindi fece avvicinare me e mio fratello a questo gruppo di sport diversi e dopo varie prove abbiamo intrapreso il percorso del taekwondo.

 

In Ticino è una disciplina sportiva poco diffusa, ci puoi raccontare i dettagli del tuo sport?

Il Taekwondo è uno sport basato sui punti che vengono accumulati principalmente attraverso dei calci che colpiscono la corazza oppure il caschetto (ogni tecnica ha un valore punteggio diverso, per esempio un calcio eseguito correttamente sulla corpetto vale 2 punti mentre un calcio al caschetto vale 3 punti e così tanti altre varianti) e abbiamo anche i pugni che però possono essere eseguiti solo sulla corazza e non in viso. Questa forma di combattimento è contatto pieno, che con le dovute protezioni proteggono l’atleta da infortuni gravi. Il Taekwondo e il Judo sono le uniche due arti marziali presenti alle Olimpiadi proprio perché sono state constatate come forme di combattimento sicure per l’atleta. 

 

Quali sono i risultati principali che hai ottenuto?

In questa mia breve carriera da agonista di 4 anni ho ottenuto quattro medaglie ai campionati svizzeri di cui 2 ori, un bronzo ed un’ultima d’argento, oltre a queste ho una ventina di medaglie da gare in giro per l’Europa. Da un annetto ho iniziato a gareggiare a livello internazionale e infatti una volta al mese vado nelle capitali europee a gareggiare in queste competizioni chiamate G-competitions, ovvero delle gare che permettono agli atleti di scalare la classifica verso la vetta per qualificarsi alle Olimpiadi. 

 

Quanto tempo dedichi al tuo sport?

Sono un grande appassionato del mio sport, anzi ossessionato, ogni giorno cerco di migliorarmi sotto ogni aspetto, sono un grande autocritico di me stesso, cerco sempre delle lacune nelle mie performance per migliorarle. Parlando di ore, mi alleno ogni giorno compreso il sabato due volte con pausa e recupero la domenica, per un totale di 16 ore settimanali di lavoro intensivo.

 

 

Quest’anno è il tuo primo anno da élite e ti sei già guadagnato un posto nella nazionale svizzera olimpica…

Da Gennaio sono ormai senior e questo significa che sono presente sulla classifica olimpica, purtroppo le circostanze non hanno permesso un mio inizio in questa scalata che durerà 4 anni fino alle Olimpiadi nell’anno 2024. Per me cambia poco niente rispetto ai miei ultimi anni da junior, mi sono sempre allenato con i grandi e seguivo sempre i loro allenamenti… ora è arrivato il momento di applicare quello che ho fatto con la nazionale!

 

Sportivo di alti livelli e studente liceale. Come riesci a conciliare il tutto?

Disciplina ed una buona organizzazione permettono di fare tutto e credo personalmente che tutti lo possano fare, però l’obiettivo per il quale si stanno sacrificando diverse cose deve essere qualcosa che davvero si vuole realizzare.

 

Come hai vissuto da sportivo il periodo di lockdown e come è stata la ripresa degli allenamenti “normali”?

In questo periodo ho potuto fare una grande preparazione atletica e fisica con gli attrezzi in casa e con i programmi speciali ricevuti dai miei allenatori… però è giunta l’ora di riprendere un po’ di scioltezza in queste gambe e calciare!

 

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?

Spero in un miglioramento della situazione pandemica affinché si riprenda con le gare e riuscire a scalare un po’ la classifica, in seguito voglio ambire ad un risultato agli europei. Sono ambizioso però non corro, le Olimpiadi a Parigi sono l’obiettivo principale ma fino ad allora ci sono 4 anni di duro lavoro, quindi mi concentro su tappe intermedie, passo dopo passo raggiungerò Parigi nel 2024 con la tuta della nazionale Svizzera.

 

BancaStato è un tuo sostenitore, quanto è importante il suo contributo per il raggiungimento dei tuoi obiettivi?

BancaStato ha contribuito in questo mio percorso con un aiuto finanziario affinché il carico economico si alleggerisca sulle spalle dei miei genitori che sono i miei sponsor più grandi… Grazie mille!

 

Per concludere, qual è il sogno nel tuo cassetto?

È inutile ripeterlo, l’obiettivo è arrivare alle Olimpiadi di Parigi; ma prima di questo appuntamento vorrei ambire ad una medaglia ai campionati europei.