Due chiacchiere con Christopher Cappelletti, giovane promessa del nuoto sostenuto dal nostro partner BancaStato

Il nostro partner BancaStato, oltre che a sponsorizzare nel corso dell’anno numerosi eventi, si impegna a sostenere alcuni sportivi ticinesi di spicco. Tra questi c’è anche il pluricampione svizzero di nuoto Christopher Cappelletti, classe 2000 di Bellinzona.

Oltre a numerosi titoli nazionali nelle categorie giovanili, Christopher si è laureato più volte campione svizzero a livello assoluto ed ha partecipato a più edizioni dei campionati europei giovanili. Il 2019 è stato un anno che lo ha visto confrontato con una grande sfida personale: un problema al cuore, l’intervento e il ritorno in acqua. Il suo grande obiettivo? Le Olimpiadi… magari già quelle di Tokyo.

Per saperne di più, leggete l’intervista…

Raccontaci chi sei e come ti sei avvicinato al nuoto.
Ho 18 anno e abito a Bellinzona. Mi sono avvicinato al nuoto perché da piccolo avevo il terrore dell’acqua e per questo motivo i miei genitori mi avevano iscritto ad un corso di nuoto. Solo a 10 anni ho iniziato a praticare questo sport a livello agonistico (normalmente si inizia già attorno ai 5 anni).

 

Quali sono i risultati principali che hai ottenuto?
Mi sono laureato per due anni di fila campione svizzero assoluto (invernale) nei 1.500m in vasca lunga, ho vinto un campionato svizzero assoluto estivo sempre nei 1.500m in vasca lunga, ho partecipato a due campionati europei giovanili, a 5 Multination (delle competizioni internazionali giovanili dove partecipano i migliori atleti di ogni nazionale), ho vinto diversi titoli svizzeri nelle categorie giovanili, ho partecipato a due campionati europei nelle acque libere e lo scorso anno mi sono laureato campione svizzero assoluto nei 50m stile libero.

 

Qual è la tua specialità?
Lo stile libero dai 50 m… ai 10 km.

10km di nuoto non è una disciplina per tutti…
È una disciplina dove è importante la testa in quanto si arriva ad un certo punto dove il tuo corpo dice basta ed è li che subentra l’aspetto mentale per arrivare al traguardo. Quest’anno ad esempio ho disputato i campionati svizzeri assoluti in condizioni molto difficili: la temperatura dell’acqua era di 19 gradi (bassissima!) e abbiamo dovuto nuotare senza muta.

 

Quanto tempo dedichi al tuo sport?
Mi alleno in vasca 10-11 volte a settimana ed ogni seduta dura circa 2h30 – 3h. Oltre agli allenamenti in piscina vado anche 3 volte a settimana in palestra. Dal lunedì al venerdì mi alleno due volte al giorno, il sabato una volta sola e la domenica è il giorno libero (sempre che non sia impegnato con le competizioni).

Scuola e sport ad alti livelli. Quali sono le principali difficoltà e sacrifici?
Sto frequentando l’ultimo anno della SPSE di Tenero. All’inizio non è stato facile conciliare sport e studio, ma poi con il passare del tempo ho imparato a gestire i pochi momenti liberi per studiare e riposare… inoltre aiuta molto stare attento in classe. I sacrifici invece sono tanti… ad esempio rinunciare alle uscite serali con i miei amici e compagni di scuola per essere in forma il giorno seguente agli allenamenti. Ma sono sacrifici che vengono compensati dai risultati.

La cosa che ti piace di più del tuo sport.
Quando entro in acqua non penso più a niente, la mia mente è completamente libera, sono tranquillo e beato.

 

Quest’anno sei stato confrontato con un problema al cuore, che hai superato con successo…
Nel mese di gennaio verso la fine di un allenamento ho notato che i battiti del mio cuore erano saliti e faticavano a scendere anche una volta tornato a casa. Ne ho subito parlato con mia mamma e mi ha portato all’ospedale dove mi hanno diagnosticato un’aritmia cardiaca. Nel corso delle 2 settimane seguenti sono successi altri casi simili e quindi il medico mi ha consigliato di operarmi in quanto il problema poteva diventare serio, soprattutto continuando praticare sport ad alti livelli. Ho deciso di seguire il suo consiglio e così mi sono operato. L’intervento è andato molto bene e due settimane dopo, non riuscendo più a stare fermo, sono tornato in piscina.

 

Non hai avuto paura di tornare in acqua?
No, ma ho avuto un po’ di timore nelle prime gare in quanto avevo paura di strafare. Nonostante non abbia dato il massimo sono riuscito a registrare i medesimi tempi dello scorso anno. Un risultato incoraggiante in quanto so che ho margine di miglioramento.

 

BancaStato è un tuo sostenitore, quanto è importante il suo contributo per il raggiungimento dei tuoi obiettivi?
Avere uno sponsor che mi sostiene è molto importante in quanto finora mi sono sempre autofinanziato oppure mi hanno aiutato i miei genitori. Il nuoto è una disciplina che implica tanti costi… ma che garantisce poche entrate e grazie a questo sostegno è molto più facile coprire le varie spese sportive.

Per concludere quali sono i tuoi prossimi obiettivi e qual è il tuo sogno nel cassetto?
Partecipare ai campionati europei assoluti in vasca lunga e ambire al limite per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 nei 200, 400 o 800m stile libero oppure nella staffetta 4x200m. Il mio sogno nel cassetto sono ovviamente i cinque cerchi.