Due chiacchiere con gli Amis da la Forchéta, l’associazione che ama e valorizza l’enogastronomia del nostro territorio

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Fabio Guerra, presidente dell’associazione “Amis da la forchéta”. Si tratta di un’associazione non-profit, nata con l’intento di far conoscere, promuovere e valorizzare cibo e vino del nostro magnifico territorio. Nel corso degli ultimi anni hanno proposto una serie di eventi enogastronomici di successo e dallo scorso anno hanno lanciato una nuova ed originale iniziativa: In Gir Par Cantin. Per saperne di più leggete questa intervista…

Fabio, ci puoi raccontare brevemente chi è e come è nata l’idea di creare l’associazione “Amis da la forcheta”?Come spesso e volentieri accade, il tutto è nato in modo leggero e informale: un gruppo di amici adepti del buon mangiare e del buon bere – amanti delle passeggiate gastronomiche soprattutto – nel corso dell’anno 2011 hanno preso coscienza dell’esistenza delle condizioni quadro per creare pure nel locarnese una gita mangereccia organizzando l’anno seguente ad Ascona la prima edizione della Gusta il Borgo. Oggi l’associazione conta oltre quattrocento soci, entusiasti nel prendere parte alle diverse manifestazioni che gli Amis da la forchéta organizzano durante le diverse stagioni.

 
La vostra associazione si occupa di organizzare eventi gastronomici in Ticino. Quali sono quelli in programma per il 2018?
Il primo grande evento griffato Amis si terrà l’ultimo fine settimana di aprile (da venerdì 27 fino a domenica 29) a Locarno, ossia la 2. edizione del Food Truck Festival, la kermesse dedicata al cibo da strada: per l’occasione 24 food truck invaderanno Piazza Grande entusiasti nel proporre tutto il buono che si può gustare “on the road”.
Nel corso del mese di maggio si salirà in montagna: la 4. edizione di Gusta Cardada – manifestazione organizzata congiuntamente con lo Sci Club Cardada – si terrà sabato 19 maggio, ricordando che sul sito ad-hoc www.gustacardada.chle iscrizioni on-line apriranno lunedì 9 aprile. Durante l’estate si allestiranno i preparativi per l’evento principe, ossia la 7. edizione di Gusta il Borgo, che si terrà ad Ascona il prossimo 1. settembre, senza dimenticare la giornata dedicata alle birre artigianali quando sabato 18 agosto tornerà la Festa dei Mastri birrai: una dozzina di produttori artigianali brassicoli proporranno bionde, rosse, scure in zona Magnolia a Locarno.
Oltre a questi eventi tradizionali, l’associazione organizza dei mini appuntamenti denominati “…aspettando Gusta il Borgo” destinati esclusivamente ai soci. Come diventare socio? Sul nostro sito – www.amisdalaforcheta.ch – nella sezione “diventa socio” vi sono tutte le istruzioni per diventare Amis o Amisa, ricordando che lo stesso socio avrà la prelazione nell’iscrizione alla Gusta il Borgo.
 
Il vostro “fiore all’occhiello” è l’evento “Gusta il Borgo”, che si tiene annualmente ad Ascona a fine estate. Qual è la ricetta del successo di questa manifestazione?
Osserviamo che il successo che raccoglie Gusta il Borgo è un mix di diversi fattori. Grazie allo stretto rapporto con gli oltre 30 produttori di cibo, vino e affini il menù ogni anno viene integralmente rivisto: questo porta i 1’000 partecipanti a scoprire l’offerta proposta, offrendo talvolta anche delle vere e proprie “chicche” come ad esempio la brioche alla Bonella (la crema spalmabile creata con la farina bona, il presidio Slow Food della Valle Onsernone) oppure il fritto misto di lago tanto per citarne alcuni. In qualità di organizzatori cerchiamo inoltre di rispettare le diverse sensibilità alimentari, organizzando ad esempio delle veggie-box nelle soste dove si propone carne così come cerchiamo di dare la giusta attenzione a celiaci oppure le persone intolleranti al lattosio. Dal punto di vista logistico, organizzare una passeggiata nella magnifica cornice di Ascona è da considerare un valore aggiunto: la maggior parte dei 9 chilometri di percorso circolare (partenza e arrivo all’ex aerodromo) che si snodano dal monte Verità, passando dal magnifico lungolago per poi far capolino nel locale golf patriziale sono perlopiù in zone pedonali e prive di traffico, adatte anche a persone con handicap motori.
Recentemente avete lanciato l’esperienza “In Gir Par Cantin”. Di che cosa si tratta? 
Questa nuova proposta di evento da “gustare” durante la bella stagione è una sorta di spin-off per quanto riguarda la paletta di offerte enogastronomiche degli Amis da la forchéta. Le considerazioni iniziali che ci hanno spinto ad allestire questo nuovo progetto gourmet sono state essenzialmente due: le cantine vitivinicole presenti nel locarnese hanno un notevole appel scenografico – sono magnifiche – e la qualità dei nettari proposti è di indubbia qualità, e la seconda considerazione è stato l’arrivo della rete del bile-sharing nella regione. Dopo aver discusso con i Terreni alla Maggia, la Cantina Chiodi e la Cantina Delea ecco che “In Gir par Cantin” ha preso avvio la passata stagione. Mediante preventiva iscrizione sul sito ad-hoc www.ingirparcantin.ch ogni sabato un piccolo gruppo di wine-lovers (minimo 6 – massimo 12 persone) viene accolta da una nostra guida alla stazione del bike-sharing della stazione di Muralto, pronti a partire in sella alle biciclette alla scoperta delle cantine citate, abbinando formaggi e salumeria alle degustazioni di vino nelle diverse location, pedalando lungo l’argine del fiume Maggia fino alla zona dello Zandone di Losone per poi ritornare di nuovo a Locarno. In Gir Par Cantin è stato pensato anche per i molti turisti che visitano la nostra regione, una maniera diversa nel scoprire il territorio tramite la cultura gastronomica sfruttando la mobilità lenta: tutte le informazioni – così come per verificare la disponibilità riguardo alle iscrizioni – sono consultabili sul sito www.ingirparcantin.ch, ricordando che le uscite avverranno unicamente in caso di bel tempo.
Per concludere, quali sono i vostri progetti futuri? 
Sicuramente confermare e dare solide fondamenta ai diversi eventi sopracitati, migliorando di anno in anno i diversi ambiti coinvolti come quello logistico e quello finanziario, senza dimenticare l’attenzione ai dettagli visto che spesso e volentieri proprio le piccole sfumature fanno la differenza in un settore che sta vivendo un vero e proprio boom a livello di esperienze nel settore food&wine. Le diverse proposte enogastronomiche messe in atto in questi primi sette anni ci hanno portato ad essere contattati su più fronti, vuoi per iniziative e nuovi progetti in ambito privato mediante altre associazioni così come da parte di comuni oppure patriziati: quello che è determinante per poter attivare collaborazioni è la ferma volontà da parte nostra nel valorizzare la filiera mangereccia e beverina locale, promuovendo i piccoli produttori autoctoni e i loro prodotti mediante l’allestimento di nuovi ed innovativi eventi, all’insegna del buon cibo e del buon vino.