Due chiacchiere con: Andrea Huber del comitato Società Rabadan, evento sostenuto da BancaStato

Il nostro partner BancaStato sostiene nel corso dell’anno giovani talenti sportivi, associazioni ed eventi. Tra le realtà sostenute vi è anche la Società Rabadan, che nel 2021 ha portato lo spirito del Carnevale attraverso tante lodevoli iniziative e di recente ha lanciato un’Escape Room presso la Torre Nera del Castelgrande di Bellinzona dedicata… al Rabadan. 

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Andrea Huber, responsabile Cortei Rabadan che ci ha raccontato i dettagli di questa nuova attività e ci ha fatto un bilancio dell’edizione 2021 del Carnevale Rabadan.

 

Come è nata l’idea di creare un Escape Room dedicata al Rabadan?

Rabadan organizza uno degli eventi più importanti a livello cantonale. Alla serietà del lavoro associamo una generosa dose di creatività. Sentivamo il bisogno di creare qualcosa di diverso e di originale per far ugualmente divertire la gente. Da qui ha preso vita il programma 2021. L’Escape Room, nata da una collaborazione con bLockaTI Escape Room di Giubiasco pioniere in Ticino per queste attività, fa parte a pieno titolo di questo programma. Per le decorazioni scenografiche abbiamo coinvolto 4 gruppi di carnevale bellinzonesi che hanno realizzato un lavoro fantastico: Bambela, Cüei dal to mam, Grezz, Puian Team.

 

Ci può dare qualche informazione pratica per chi desidera provarla? 

La Rabadan Escape Room è aperta 7 giorni su 7, su riservazione tramite il sito www.blockati.ch. Per ogni giorno sono a disposizione 6 fasce orarie, dal mattino alla sera. È possibile partecipare da un minimo di 2 persone ad un massimo di 6. L’età minima è di 8 anni. L’Escape Room si trova presso la Torre Nera di Castelgrande, ed è particolarmente indicata sia per gli amanti del carnevale sia per famiglie, amici, colleghi di lavoro e per tutti coloro i quali vogliono passare un momento diverso e divertente.

 

Nel 2021, come tutti i Carnevali, anche il Rabadan non ha potuto avere luogo nella sua forma originale. Avete però proposto una divertente “Home Edition”, come è andata?

L’edizione Home Edition ha rappresentato una grande sfida, con un lavoro enorme. Il risultato ci ha molto gratificato. Varie sono state le iniziative messe in campo, tutte fortunatamente di successo; il braccialetto da collezione #VivoRabadan21 (100 pezzi), il Mini Kit con divertenti oggetti vintage e il Kit #VivoRabadan21. Un Kit composto da 6 scatole con i contenuti giornalieri dei 6 giorni del Carnevale (500 pezzi) con il quale abbiamo voluto portare Rabadan nelle case della gente. C’è poi stata la mostra fotografica “A carnevale ogni scatto vale”, realizzata con il Foto Club Turrita e la Città di Bellinzona, che ha riprodotto l’atmosfera carnascialesca nel nostro centro storico, l’installazione delle luminarie sul Viale Stazione e il mascherone posato come da tradizione sulla Torre Bianca. Un pensiero è stato riservato anche ai più piccoli con la visita del Re nelle scuole e, gran finale, le due serate streaming organizzate da Rabadan con un’audience record di 30’000 persone.

 

Sempre quest’anno avete organizzato tante lodevoli iniziative di beneficenza, ce le può elencare?

Ce l’abbiamo messa tutta per scaldare il cuore della gente. Pensiamo alle visite di San Nicolao e dei Re Magi presso le case anziani del Bellinzonese, la collaborazione con The Social Truck e la fornitura di riso – grazie al generoso supporto datoci dalla Riseria di Taverne – alle stesse case anziani, a Fra Martino Dotta e al Tavolino Magico. Tutto ciò senza dimenticare un aspetto molto importante; il programma Home Edition ha generato delle entrate che, per decisione della Società Rabadan, sono interamente andate a costituire un fondo di sostegno per quei carnevali che sono stati annullati nell’anno 2020 a causa della pandemia.

 

Il ricordo più bello del Rabadan 2021?

Il ricordo più bello è paradossalmente quello legato all’insieme di questa travagliata edizione. Uno dei momenti più emozionanti è comunque stato il giro di Re Rabadan negli istituti scolastici del Bellinzonese, per l’occasione decorati a tema carnevale. In una settimana abbiamo visitato 24 istituti, 120 sezioni, per un totale di 2’600 alunni, il tutto rispettando le normative sanitarie e di distanziamento sociale. La felicità con la quale i bambini hanno accolto in nostro Re è stata contagiosa. Re che ha ricambiato donando, per merenda, le gustose chiacchiere di carnevale.

 

Il Rabadan è un’iniziativa che da anni vive grazie al lavoro svolto dal proprio comitato, corte, sostenitori e tante altre persone. Ci può raccontare cosa sta dietro a tutta questa gigantesca macchina?

Il Carnevale Rabadan è la prima manifestazione carnascialesca in Svizzera riconosciuta dall’UNESCO per importanza storica. Lo stesso vale per la Confederazione che ha inserito il nostro carnevale tra le manifestazioni tradizionali e storiche di tutto il Paese. Una macchina organizzativa molto ben collaudata, basata su entusiasmo e amicizia, che funziona grazie a Re, Regina e corte, che rappresentano il “biglietto da visita” dentro e fuori i confini cantonali, alle oltre 100 “formiche” che lavorano dietro le quinte, ai nostri partner e sponsor, ai soci ed ai sostenitori, senza dimenticare le vere anime del carnevale, ossia i carri, i gruppi e le guggen, così come l’entusiasmo della gente che ama il gusto sano del fare carnevale. Il Rabadan è un evento che si svolge sull’arco di 6 giorni, ma la macchina organizzativa lavora tutto l’anno.

 

BancaStato è uno dei vostri sponsor. Quanto è importante il loro sostegno?

Al giorno d’oggi nessuna manifestazione è possibile senza sponsor. BancaStato, per Rabadan, è un’icona rappresentativa importantissima, che da anni ci è vicina dimostrando grande sensibilità nell’aiutarci a mantenere viva la tradizione e la cultura del carnevale. BancaStato e Rabadan condividono, oltre ad una storia secolare, lo spirito di vicinanza alla popolazione Ticinese. Questo lo si è ad esempio visto con la tradizionale risottata del martedì grasso (nel 2020) offerta a tutti i presenti da BancaStato.

 

Ultima domanda… anzi curiosità: il re ha già provato l’Escape Room? E se sì è riuscito a risolvere l’enigma?

Purtroppo il nostro Re non ha ancora provato l’Escape Room. È ancora sconvolto e deve riprendersi da ciò che è accaduto. Ha bisogno del vostro aiuto! Qualche giorno fa, infatti, qualcuno gli ha sottratto il “Ciod”, il mitico Chiodo, simbolo del suo dominio incontrastato sulla Città del Carnevale di Bellinzona. Dovete aiutarlo a recuperarlo, affinché possa dare poi inizio alle danze. Chi sarà il prossimo che riuscirà a restituire il Chiodo al nostro re? Magari sarai proprio tu! Vieni a sfidare la nuova “Rabadan Escape Room: ciapa al Ciod e scapa… room”.

 

Per saperne di più: www.rabadan.ch