Due chiacchiere con Alex Fontana, il noto pilota ticinese sostenuto dal nostro partner BancaStato

Il nostro partner BancaStato, oltre che a sponsorizzare nel corso dell’anno numerosi eventi, si impegna a sostenere alcuni sportivi ticinesi di spicco. Tra questi c’è anche Alex Fontana, il noto pilota automobilistico ticinese.

Classe 1992, Alex è riuscito a fare diventare professione la sua grande passione per l’automobilismo. Nel corso della sua carriera ha gareggiato in diversi campionati ottenendo ottimi risultati, l’ultimo in ordine di tempo la vittoria nel China GT 2019.

Per conoscerlo meglio, leggete l’intervista…

Alex ci puoi raccontare come è nata la tua passione per i motori?
La passione é nata in Grecia, sull’isola di Rodi. Mio papà ticinese, mia mamma greca, passavano le estati sull’isola. Mio padre Raoul oltre che di calcio é sempre stato appassionato di Formula 1 e con i suoi amici corse in Go-kart per diversi anni, successivamente organizzando anche diversi campionati. Ogni pomeriggio andavo a guardarlo guidare nelle piste sabbiose dell’isola e insistetti all’infinito per provare anche io. 
 
Quali sono stati i tuoi risultati principali che hai ottenuto?
Sicuramente il titolo dell’European F3 Open nel 2011, il titolo con la Jaguar nel Blancpain GT Endurance Cup ed il titolo nel China GT 2019. Questi campionati insieme al test in Formula 1 ed il debutto in Formula E costituiscono sicuramente i momenti che ho più a cuore. 
 
Oggi hai 28 anni, quali sono le vetture da competizione che hai guidato nel corso della tua carriera?
Nella mia carriera ho potuto vantare esperienze molto varie. Pur di correre e trovare ingaggi mi sono lanciato in qualsiasi cosa, in qualsiasi parte del mondo. Dalle piccole monoposto alla Formula 1, fino alla elettrica Formula E, a svariate vetture Gran Turismo, Sport Prototipi, fino alla Nascar americana, le Stock Car Coreane e le vetture turismo del campionato cinese. 
In che campionato sei impegnato ora e come sta andando?
Come un po tutti quanti, il 2020 é stato pesantemente modificato dalla pandemia. Dopo un anno vittorioso nel China GT e nel China Touring Car Championship ed una apparizione al Nürburgring Nordschleife, il 2020 doveva rivedermi in Cina e più in generale in tutta l’Asia, partecipando al GT World Challenge Asia. Ovviamente ciò non é stato possibile, mi sono ritrovato senza un sedile da un momento all’altro. Fortunatamente, all’ultimo momento ho ricevuto una telefonata dal team di riferimento Mercedes in Europa, per partecipare al GT World Challenge Europa Endurance e la 24 ore di Spa. 
 
Quanto tempo dedichi al tuo sport?
É un lavoro a tempo pieno. Nel 2019 ho viaggiato 15 volte in Cina e Malesia, aggiungendo Coaching su piste Europee e telecronache di Formula 1, senza contare gli eventi dei miei partner e sponsor. Nei giorni in cui sono in Ticino gli allenamenti fisici ed al simulatore fanno parte della routine. 
 
Come ti sei allenato durante il periodo di lockdown e come è stata la ripresa?
Mi sono allenato fisicamente prevalentemente in casa e ho guidato al simulatore. Anche riprendendo le gare vere mi sono trovato svantaggiato rispetto ad altri piloti in quanto il mio programma sia arrivato all’ultimo momento, lanciandomi in gara senza aver percorso nemmeno una giornata di prove dopo oltre otto mesi, contro le 10-15 di altri partecipanti. Fa tuttavia parte del gioco e bisogna cercare di prepararsi al meglio con quello che si ha a disposizione. 
 
Dal 2017 sei anche commentatore TV delle gare di Formula 1 per la RSI. Com’è stare dall’altra parte?
Mi diverte molto. La gara la guarderei comunque pertanto guardarla e cercare di raccontarla al meglio agli appassionati da un bel feeling. Cerco di spiegare dettagli che si possano carpire solo dall’interno di quel mondo per dare un valore aggiunto ai nostri telespettatori. 
 
Formula 1: un sogno oppure hai deciso di focalizzarti su altre categorie? 
Ho avuto la soddisfazione di guidarla. É un pianeta nel quale é veramente arduo arrivare ad entrarci senza molti pezzi del puzzle allineati perfettamente. Per alcuni di noi, tuttavia, quando apri la scatola del puzzle e spargi i pezzi sul tavolo, ci si rende conto che alcuni manchino proprio. E non mi riferisco a qualità di guida. Ci sono centinaia di piloti in grado di fare bene in Formula 1 che ora fanno bene in altri campionati, quali il Gran Turismo. Ho capito che per rendere questa passione un lavoro dovessi reinventarmi in altre direzioni. 
 

BancaStato è un tuo sostenitore, quanto è importante il suo contributo per il raggiungimento dei tuoi obiettivi?
Per me, come altri sportivi e artisti che negli anni hanno potuto contare sul supporto di BancaStato, il sostegno ricevuto é fondamentale: spesso determina veramente la linea che divide il fallire dal riuscire. Il fatto che BancaStato aiuti diversi sportivi mostra quale sia l’attaccamento al territorio ed al sostegno di singoli o gruppi ticinesi. Già solo questo, aldilà del sostegno in se, mi rende molto orgoglioso portare il logo in giro per il mondo. 

Attualmente sei un pilota professionista oppure abbini il tuo sport ad un’altra professione o studio?
Da diversi anni a questa parte vivo di automobilismo. Nel mio caso non implica soltanto gare ma anche Coaching, telecronache, eventi e quant’altro. Recentemente ho anche aperto con due soci Caveau Detailing, un garage nel quale trattiamo veicoli, motoveicoli ed altro a livello di restauro, protezione e valorizzazione del veicolo in questione. 
 
Per concludere quali sono i tuoi prossimi obiettivi? 
I miei prossimi obbiettivi a corto termine sono quelli di riorganizzare i miei ingaggi possibilmente abbinando ancora Europa ed Asia, non appena possibile. A lungo termine sono sicuramente quelli di aumentare il numero di gare alla quale partecipo. Più guido più vado bene, pertanto trovare più spazio é il mio obbiettivo primario. In ogni caso, l’obbiettivo principale sarà sempre quello di portare i colori del Ticino in giro per il mondo, il più in alto possibile!