Descrizione
Regione di Lugano e dintorni
TORRE DI REDDE – Capriasca
- Situata nel bosco a sud di Vaglio, la torre di Redde o di S. Clemente è di origine medioevale; faceva parte di un complesso abitato comprendente un villaggio (Redde), la casa-fortezza e una chiesa. Il villaggio fu abbandonato nel ‘500, forse a causa della peste, e di esso restano tracce di muri coperti da terra e foglie. Sopravvive invece la chiesetta di S. Clemente, risalente anch’essa al XIII secolo e posta a circa 300 metri dalla torre. La torre faceva parte di una casa-fortezza del ‘200, costruita per la famiglia comasca dei Rusca, allontanatasi da Como e stabilitasi nel Ticino (Magliaso, Bedano, Torricella, Bironico e Bellinzona) con lo scopo di controllare la via delle Alpi. Della torre, di forma rettangolare, a quattro piani, restano i muri spessi più di un metro, alti circa 15 metri. Il tetto in piode e i solai in legno sono crollati.
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www.visitcapriasca.ch
CASTELLO DI MIGLIEGLIA – Miglieglia
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Sullo sperone roccioso che sovrasta le gole della Magliasina, troviamo i resti del Castello di Miglieglia. Purtroppo i ruderi del manufatto non sono ancora stati convenientemente studiati, per cui l’epoca della costruzione e la sua funzione non sono chiare. All’interno del perimetro si distinguono le fondamenta di una torre rettangolare di metri 9,80×7,10. una ipotesi plausibile inserisce la costruzione in una linea fortificata (o di osservazione) che comprende i altri punti dove sono stati rinvenuti altri ruderi.
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www.ticino.ch
CASTELLO DI MORCOTE – Morcote
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Eretto sulle rovine di una torre longobarda attorno al 1100, fu donato dai Confederati ai Paleari il 18 febbraio 1517 che si erano distinti militarmente durante la battaglia di Giornico, rifiutandosi di sostenere i duchi mediante l’apporto alle truppe favorendo la vittoria dei Confederati. Dal 1450 al 1530 i Paleari furono castellani e sindaci del borgo. Due corridoi sotterranei collegavano la fortezza con il borgo di Morcote situato 200 m più in basso.
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www.luganoregion.com
Regione del Mendrisiotto
PARCO ARCHEOLOGICO DI TREMONA – Tremona
- L’insediamento di Tremona – Castello, ubicato nell’omonimo quartiere nel comune di Mendrisio, vanta una serie di scoperte archeologiche che vanno ad abbracciare un lungo arco di tempo, dal Neolitico fino alle ultime fasi del Medioevo.
- La qualità degli elementi ritrovati, l’impegno, la costanza delle ricerche e il meraviglioso contesto paesaggistico in cui è inserito rendono il sito archeologico di Tremona una tappa preziosa per l’escursionista o l’appassionato che vogliano conoscere il territorio ed entrare in contatto con la sua storia più remota.
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www.parco-archeologico.ch
Regione del Bellinzonese e Alto Ticino
CASTELLI DI BELLINZONA – Bellinzona
- I tre castelli medievali di Bellinzona sono patrimonio mondiale dell’umanità secondo l’UNESCO. Con Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro farete un tuffo nel passato, quando duchi e confederati si sfidavano indossando scintillanti armature. Percorrete le cinte merlate e, passando attraverso porticine intagliate nella muraglia, visitate le stanze segrete e immaginate come doveva essere la vita di allora.
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CASTELLO DI SERRAVALLE – Serravalle
- A nord del borgo di Semione si ergono le rovine del castello di Serravalle, di cui si ha notizia già nel 1224. La sua origine risalirebbe all’epoca della battaglia di Legnano (1176). l castello fu distrutto dopo la battaglia e in seguito ricostruito dagli Orelli di Locarno (secolo XIII), che lo occuparono fino all’epoca dei Visconti di Milano, cioè fino al 1350 circa. La costruzione passò poi ai Pepoli di Bologna. Fu quasi del tutto distrutta nel 1402, epoca alla quale risalgono le rovine odierne.
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VILLAGGIO DI PRADA – Bellinzona
- Un’aura di mistero circonda le rovine del villaggio di Prada. Quando venne costruito? Come vivevano i suoi abitanti? E, soprattutto, perché venne abbandonato?
- Abitato sin dal Medioevo (prima attestazione 1381), nel 1583 contava ancora 40 famiglie (160 – 200 persone). A partire dalla prima metà del 1600, per motivi sconosciuti il villaggio è stato abbandonato. Si ipotizzano varie concause, tra le quali l’epidemia di peste, che imperversò nella regione tra il 1629 e il 1630, così come le condizioni meteorologiche avverse. A Prada si possono osservare più di una trentina di rovine di edifici, in origine alti fino a tre piani, che si sono preservati fino ad oggi grazie alla raffinata tecnica di costruzione utilizzata per gli stabili, che prevedeva di rinforzare gli angoli con i sassi più grandi e ben squadrati oltre a impiegare la malta di calce come legante.
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Regione di Locarno e dintorni
CASTELLO VISCONTEO – Locarno
- Le origini del castello nel suo primitivo complesso sono incerte. Probabilmente l’edificio attuale è del 1342, anno in cui fu conquistato ed ampliato dal signore di Milano Luchino Visconti. Tra il 1439 e il 1466 la famiglia Rusca che lo abitò avviò importanti opere di fortificazione del castello. Il Castello è attualmente sede del museo Civico e Archeologico.
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www.ascona-locarno.com
ROVINE DEL CASTELLIERE – Tegna
- Sul promontorio che sovrasta il villaggio di Tegna si trova uno dei siti archeologici di maggior interesse del Locarnese: i resti dell’insediamento del Castello di Tegna. Grazie alla sua situazione topografica in cima ad una sorta di sbarramento naturale all’imbocco della Vallemaggia e all’ampia visuale su tutto il territorio circostante, il Castelliere è stato un luogo strategico per tutte le popolazioni che si sono susseguite in questa regione. Dei ritrovamenti attestano una frequentazione umana della collina già nel Neolitico e in seguito nell’età del bronzo, durante l’inizio dell’epoca romana è stata scarsamente frequentata, ma negli ultimi secoli dell’Impero il promontorio è nuovamente occupato da una fortificazione posta a sentinella dei transiti e occupata fino all’alto Medioevo.
- Negli anni ’40 del secolo scorso vennero eseguiti degli scavi archeologici sotto la direzione dell’architetto A. Gerster. I lavori permisero di far riemergere i resti in muratura dell’insediamento, nonché di fare il ritrovamento di numerosi reperti legati a svariati ambiti della vita quotidiana.
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LA PRESA – Val Bavona
- Situata a 5 minuti a piedi da San Carlo, la Presa è l’ultima terra della Val Bavona, ma finora solo pochi ne conoscevano esistenza. Risalente al 1300, dopo essere stata abbandonata all’inizio del ‘700, è stata progressivamente invasa dalla vegetazione e la maggior parte degli edifici sono crollati. Grazie alla generosità dei proprietari e all’intervento dell’APAV e della Fondazione Bavona, le due case a torre che sono rimaste in piedi hanno potuto venire restaurate.
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Regione del Moesano
CASTELLO DI MESOCCO – Mesocco
- Principale complesso fortificato dei Grigioni, trasformato in fortezza rinascimentale dopo il 1480. Il castello fu smantellato e distrutto nel 1526. Le rovine sono state consolidate alla fine del XX secolo.
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Le rovine del Castello di Mesocco sorgono sulla sommità di un’imponente altura rocciosa che si innalza scoscesa dal fondovalle, costringendo il fiume Moesa a compiere una larga ansa in una angusta gola impraticabile, che solo ad occidente lascia libero uno stretto passaggio. Se si sale al castello dalla parte nord percorrendo l’antica strada d’accesso si arriva dapprima alla chiesa di S.Maria del Castello e ci si trova già sul terreno del castello, un tempo circondato da un muro fortificato. Le impressionanti rovine sono formate principalmente dai ruderi delle opere di difesa erette negli ultimi decenni del XV secolo, ossia nell’ultimo periodo di vita del castello. Tra queste si riconoscono pure numerosi ruderi risalenti ad epoche precedenti cosicché dall’aspetto attuale del castello traspare tutta la sua movimentata storia che ha le sue radici nel primo Medioevo.
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IL CASTELLO DI NORANTOLA – Cama
- Le rovine del Castello di Norantola si trovano in un luogo di particolare bellezza, incastonato – come un diamante – in un bosco incantato. Facilmente raggiungibile sia a piedi che in automobile, dista pochi minuti dalla strada principale tra Lostallo e Cama. I resti della fortificazione si ergono su una piccola altura rocciosa nel bosco in territorio del comune di Cama, è una fortificazione medievale più volte distrutta nel corso della sua storia e finalmente consolidata grazie a lavori svolti tra il 1989 ed il 1996.
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TORRE FIORENZANA – Grono
- È quasi certamente l’edificio più antico del villaggio di Grono. Si presenta come una torre residenziale a 5 piani, risalente forse alla fine del Dodicesimo secolo; attestata dal 1286 e registrata dal 1314 come proprietà della famiglia de Sacco. Si tratta di una struttura ben conservata, ancora abitata nella prima metà del Novecento. Di proprietà del Museo Moesano, la torre è stata ristrutturata nel 1994-96 ed è ora adibita a luogo per mostre d’arte. Come quasi tutte le torri medievali, era quasi certamente parte di un insieme fortificato più vasto.
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TORRE DI BOGGIANO – Roveredo
- Questa torre di segnalazione medievale, si erge ben visibile in posizione dominante su uno sperone roccioso all’entrata della Val Traversagna, sul versante che dalla chiesa della Madonna del Ponte Chiuso porta alla Bocchetta di Camedo. Dalla torre si gode uno splendido panorama su gran parte della valle. Si tratta dei ruderi di una torre a quattro piani, a pianta quadrata e delle rovine di un muro di cinta che fa supporre l’esistenza di un insieme fortificato. Poco sotto la Torre di Boggiano, in località Motta Garlenda esistono le fondamenta interrate di una torre. Si suppone che nella zona vi fosse anticamente un insediamento permanente.
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TORRE DI SANTA MARIA – Santa Maria
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In posizione strategica su un’altura rocciosa dietro la chiesa, con i suoi 30 m d’altezza la torre di Santa Maria costituisce un eccellente punto panoramico. Resto di un’antica fortificazione risalente al Tredicesimo o Quattordicesimo secolo, la torre è una massiccia costruzione con ripide scale ricavate nello spessore del muro che mettono in comunicazione i tre piani dell’edificio, due dei quali, muniti di soffitti con volte a crociera, fungevano da locali abitativi. Pentagonale all’esterno e quadrata all’interno, la torre di Santa Maria è un rarissimo esempio in terra retica di torrione ispirato a modelli architettonici della Francia centrosettentrionale.
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TORRE DI BEFFANO – Roveredo
- Sulla riva destra della Moesa, ai piedi della collina di Carasole, dietro l’edificio dell’ex collegio S. Anna, è visibile la base di una torre a pianta quadrangolare, sopra un roccione. La costruzione apparteneva probabilmente, nel Quattordicesimo secolo, alla famiglia Beffano, attestata tra i maggiorenti locali.
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PALAZZO TRIVULZIO – Roveredo
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Edificio documentato dall’inizio del Quattordicesimo secolo, già dei conti de Sacco, passato al Trivulzio nel 1480. Del palazzo fortificato sulla sponda destra della Moesa, fatto ampliare dal Trivulzio, circondato dall’acqua e munito di splendidi giardini rimane ben poco. I resti del palazzo e del complesso fortificato erano ancora ben visibili intorno al 1900. Il terreno in questione è stato utilizzato a scopo agricolo e poi edificato; del palazzo e delle sue adiacenze non rimane ora che uno spezzone della torre che serviva da porta d’ingresso.
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TORRE DI PALA – San Vittore
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Torre Pala fu eretta verso la fine del XIII secolo e ampliata successivamente nel XIV secolo. La struttura è una costruzione rettangolare alta all’incirca 22 metri e presenta una sommità merlata.
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