Il Conca Bella di Vacallo festeggia quest’anno un importante traguardo: 40 anni di attività. Per l’occasione abbiamo avuto modo di fare due chiacchiare con il direttore Michele Montereale, alla guida di questo accogliente hotel a conduzione famigliare che da anni rappresenta un punto di riferimento per la regione nell’ambito della gastronomia.
Evoluzione e cambiamento sono due aspetti che contraddistinguono da sempre il Conca Bella, che dal 2022 è diventato il primo Wine Hotel del Ticino.
Michele puoi riassumerci le tappe più importanti dei primi 40 anni del Conca Bella?
Il 14 aprile 1984 i miei genitori decisero di acquistare l’hotel, che fino a quel momento era una piccola struttura con 8 camere, un ristorante e un bar. Con il passare del tempo si sono appassionati di cucina e, soprattutto mio papà, di vini. Il ristorante è così diventato il punto forte del Conca Bella, tanto che nel 1997 ha ottenuto la stella Michelin. I miei genitori non hanno però trascurato la parte alberghiera e l’anno seguente hanno fatto i primi investimenti sull’hotel. Nel 2001 è stato costruito un nuovo edificio per permettere l’ampliamento del ristorante, la realizzazione di nuove camere e la creazione dell’enoteca, sogno di mio papà che purtroppo è venuto a mancare l’anno seguente. In seguito alla crisi della piazza finanziaria ticinese all’inizio degli anni 2000, e in particolare di quella di Chiasso che frequentava il nostro ristorante stellato, abbiamo dovuto adattare l’offerta di ristorazione alle nuove esigenze della clientela. Motivo per il quale, nel 2012, quando sono ufficialmente entrato a fare parte dell’azienda, abbiamo deciso di creare un bistrot, basato su una cucina sempre di qualità ma più semplice. Nel 2017 abbiamo intrapreso una decisione importante: l’abbandono della Stella Michelin per focalizzarci su un concetto di cucina accessibile a tutti. Nel 2019 il comune di Vacallo ha rinnovato la Piazza del Paese, che prima era adibita a posteggio, dandoci la possibilità di creare anche uno spazio esterno del ristorante.
Poi nel 2020 è arrivata la pandemia, durante la quale è nata l’idea di lanciare il primo Wine Hotel in Ticino…
Durante questo periodo abbiamo avuto modo di svolgere un’analisi approfondita della struttura con la ditta SHS Swiss Hospitality Solutions. Da qui è emersa l’idea di creare il primo Wine Hotel in Ticino portando anche nelle camere l’ambiente che c’era nell’enoteca. Abbiamo instaurato delle collaborazioni con le cantine della regione, inserito un Wine Dispenser per dare la possibilità ai clienti di degustare 8 varietà di vini direttamente in camera e creato dei pacchetti ad hoc che combinano il soggiorno alle attività legate al vino. Siamo molto contenti di questa scelta! Siamo sempre il Conca Bella, ma con un tocco unico.
Un’idea innovativa per il settore alberghiero
Nella realizzazione del progetto il crowdfounding ha giocato un ruolo essenziale…
In questo progetto sono stati fondamentali il sostegno delle cantine locali, del Canton Ticino e il crowdfounding, il quale era una idea innovativa nel nostro settore e questo ci ha permesso di avere visibilità anche oltre Gottardo in quanto diverse testate giornalistiche hanno parlato del nostro progetto. Chi ci sosteneva finanziariamente riceveva in cambio un pacchetto speciale presso la nostra struttura. Questo ci ha permesso di raccogliere oltre 100’000 CHF, cifra che ha addirittura superato il nostro obiettivo iniziale.
Il Wine Hotel è stato lanciato nel 2022, a distanza di alcuni anni si può dire che è una scommessa vinta?
È un concetto che sta funzionando molto bene e piace molto ai nostri clienti, che apprezzano in particolare il dispenser di vini ma pure la cura del dettaglio, come il sapone all’uva nelle camere. Il nostro progetto innovativo ci ha pure permesso di vincere il premio Best Wine Tourism 2022 per la Svizzera.
Il Wine Hotel? Una scommessa vinta e premiata dal Best Wine Tourism 2022
Qual è il vostro tipo di clientela?
La clientela dell’hotel proviene principalmente dalla Svizzera tedesca e francese, ma vi è pure il turista internazionale che visita la regione del Lago di Como, situata a pochi km dalla nostra struttura. Con l’introduzione di un concetto di cucina accessibile a tutti siamo inoltre riusciti ad aumentare la clientela locale, che ora frequenta più volte all’anno il nostro ristorante.
Nel 2012 sei entrato a fare parte dell’azienda. Quali sono i cambiamenti che hai seguito?
Da quando sono entrato in azienda abbiamo creato un bistrot basato su una cucina più semplice di quella proposta nel ristorante stellato. Anche il Wine bar è stato rimodernato in modo da attirare una clientela più giovane. Una mia idea è stata anche l’aperitivo del mese, nata un po’ per caso all’inaugurazione del bar, e dal 2012 tappa fissa nel nostro calendario. È importante cambiare per adeguarsi sempre alle esigenze della clientela.
40 anni e tanti ricordi, qual è il momento più bello?
Non c’è un momento preciso ma devo dire che il cambio di concetto dell’hotel con il lancio del primo Wine Hotel del Ticino è stato molto stimolante in quanto ho avuto modo di lanciarmi in un nuovo grande progetto, al quale ha partecipato tutta la famiglia. Ho potuto collaborare con diversi attori e creare delle sinergie con le cantine della regione. Anche gli anni prima del mio arrivo sono stati molto belli, come raccontano le immagini e gli affezionati clienti. A quell’epoca la piazza finanziaria di Chiasso era molto importante e trovava nella nostra struttura un punto di riferimento nella cucina di alta qualità, tanto che nel 1994, visto il successo, i miei genitori aprirono anche un ristorante a Chiasso dove a pranzo registrava mediamente 100 coperti.
Prima del tuo arrivo a gestire la struttura c’era tua mamma Ruth, che ancora oggi fa parte del team. Dicci due parole su di lei…
Inizialmente mia mamma lavorava piuttosto dietro alle quinte in quanto si occupava della parte contabile e amministrativa. Quando improvvisamente mio padre venne a mancare si è ritrovata a dover gestire praticamente da sola tre figli, un hotel e un ristorante stellato. Ancora oggi io e le mie sorelle ci chiediamo come sia riuscita a fare tutto questo. Oggi nostra madre si gode in parte la pensione, fa la nonna e continua a lavorare a tempo parziale in struttura. Quando ci sono nuovi progetti è sempre coinvolta: è molto propositiva e aperta ai cambiamenti.
Nella testa sempre tanti progetti per il futuro
Progetti per il futuro?
Abbiamo sempre nella testa tanti progetti. Al momento ci stiamo concentrando sul miglioramento continuo del Wine Hotel. In futuro ci piacerebbe ingrandire ancora la struttura e chissà magari espandere il concetto di Wine Hotel in Ticino.
Grazie mille Michele, qual è il prossimo appuntamento da non mancare?
La Rassegna gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio a partire dal 1. ottobre, dove sarà possibile cenare nell’enoteca. Un’esperienza molto suggestiva riservata solitamente ad eventi privati o cene aziendali.
Per saperne di più sul Conca Bella:
In collaborazione con Conca Bella Boutique Hotel & Wine Experience.